UN NUOVO TRENO PER LA SOLIDARIETÀ E LA SOSTENIBILITÀ UMANA

Inaugurati i nuovi locali doccia e lavanderia di Binario 95, all’interno del progetto “La casa di chi non ha casa”

• Il progetto vuole migliorare i servizi del centro Binario 95 a Roma, offrendo un luogo di riparo accogliente e confortevole per persone senza dimora o che stanno vivendo una temporanea condizione di fragilità.
• Iniziativa supportata da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con CESVI, attraverso il programma di raccolta fondi al quale hanno contribuito privati cittadini, imprese e la Banca.

Roma, 27 settembre 2024 – Inaugurati oggi i nuovi locali doccia e lavanderia del centro Binario 95 gestito dalla Europe Consulting Onlus all’interno del progetto “Binario 95: la casa di chi non ha casa”, sostenuto da Intesa Sanpaolo, attraverso il Programma Formula, in collaborazione con CESVI. Obiettivo dell’iniziativa è quello di riorganizzare e rafforzare la capacità ricettiva dei servizi a bassa soglia di Binario 95 uno dei principali luoghi di supporto e accoglienza della capitale situato nei pressi della Stazione di Roma Termini, dove persone senza dimora o che stanno attraversando un momento di fragilità nella loro vita, possono fermarsi, fare una doccia e lavare i propri indumenti. Il centro, aperto dal 2006 e finanziato anche dall’Assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale, opera in locali concessi in comodato d’uso gratuito da Ferrovie dello Stato Italiane e aderisce alla rete degli Help Center dell’Osservatorio nazionale della solidarietà nelle stazioni.

Il progetto di ristrutturazione è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da ottobre a dicembre 2023 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata a sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In tre mesi, sono stati raccolti oltre 100.000 euro grazie alle contribuzioni di privati cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo.

L’obiettivo dell’intervento è quello di ridurre la marginalità sociale nell’area della stazione di Roma Termini e contribuire al benessere delle persone che frequentano i servizi di Binario 95, agevolando in particolare la loro igiene personale come mezzo con cui supportare l’inclusione sociale, lavorativa e se possibile l’accoglienza. In particolare, i fondi raccolti sono stati impegnati per le seguenti attività:

• ristrutturazione e rinnovamento dei locali doccia, lavanderia e spazi comuni del Binario95;
• potenziamento del servizio doccia e lavanderia già esistente e accessibile su prenotazione o segnalazione da parte dei beneficiari diretti o di altri Enti del Terzo Settore e/o istituzioni;
• rafforzamento delle attività di orientamento ai servizi per le persone con particolari problematiche sanitarie;
• distribuzione prodotti di prima necessità quali kit d’igiene personale per uomini e donne o abbigliamento intimo.

Con i fondi raccolti è stato inoltre possibile finanziare l’acquisto di una lavatrice e un’asciugatrice industriali e rafforzare con un operatore sociale aggiuntivo, l’équipe di lavoro dedicata ai servizi a bassa soglia.

Il progetto ha già raggiunto circa 1.000 persone senza dimora che hanno usufruito in questi ultimi mesi dei servizi del Binario 95. Indirettamente sono stati coinvolti anche i cittadini e le comunità dei Municipi di Roma, in particolare la zona Esquilino, San Lorenzo e Stazione Termini, un équipe multidisciplinare, volontari e volontarie del Polo Sociale Roma Termini oltre alla rete dei servizi sociali e sanitari che collaborano ormai stabilmente alla costruzione di percorsi di autonomia e sostegno delle persone senza dimora della zona.

“La restituzione della dignità è sempre alla base di quello che vogliamo offrire”, afferma Alessandro Radicchi, Presidente di Europe Consulting Onlus e fondatore di Binario 95. “Grazie al supporto di Intesa Sanpaolo e alla collaborazione del CESVI, abbiamo voluto rendere più funzionale il nostro centro di accoglienza alla Stazione Termini di Roma rafforzando i servizi rivolti a tutti coloro che stanno attraversando momenti difficili nella loro vita e che, anche occasionalmente, transitano per uno dei più grandi scali ferroviari europei. Con il restyling dei locali doccia e lavanderia e con la riorganizzazione e il rafforzamento continuo dei servizi del centro, attività che continuerà anche nei prossimi mesi, Binario 95 insieme ai suoi finanziatori, alle istituzioni, ai partner del terzo settore, ma anche ai volontari ed ai cittadini del quartiere Esquilino, vuole accendere i motori di un nuovo treno della solidarietà e sostenibilità che, alle porte del Giubileo, dovrà essere in grado trasportare la gioia della rinascita ma anche le sofferenze della strada, mettendo sempre al centro l’ascolto e la cura di ogni persona: di qualunque genere, provenienza, età o religione”.

“Con questo progetto abbiamo voluto dare il nostro contributo per restituire dignità e speranza a persone che vivono situazioni di estrema vulnerabilità, partendo dal garantire loro i servizi essenziali per l’igiene personale – ha sottolineato Roberto Gabrielli, responsabile Direzione regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo. La cura di sé è un primo passo verso la riconquista della dignità: la possibilità di usufruire di docce, di avere un abbigliamento intimo nuovo, sono elementi necessari per cominciare a riscoprire un senso di rispetto verso sé stessi. Il nostro impegno con il programma Formula è che nessuno venga lasciato indietro o dimenticato e con il supporto a Binario 95 abbiamo potuto dare concretezza al nostro convincimento che ogni persona, indipendentemente dalla propria condizione, merita di essere accompagnata nel superare le difficoltà e nell’aspirare a una vita migliore”.

“Quest’importante progetto ci permette di essere più incisivi, con proposte progettuali rispondenti ai bisogni territoriali su una serie di questioni che colpiscono il nostro Paese in ambito ESG. Il progetto “Binario 95: la casa di chi non ha casa” è la dimostrazione che per dare una risposta rapida ed efficace alle problematiche sociali territoriali, il connubio tra i mondi non profit e profit può rappresentare una soluzione vincente in grado di portare soluzioni concrete in contesti sociali periferici complessi”, conclude Roberto Vignola, Vice Direttore generale di CESVI.